Come un boomerang

Fuori c'è il sole, il caldo. Fuori è estate.
Ma per me oggi è una giornata nera. Mi sono addormentata male e mi sono svegliata peggio.
E tutto perché vedo troppa ingiustizia attorno a me.
Persone che mi hanno fatto stare di merda per mesi, facciamo anni, e che ora sono persone felici.
Felicissime.
Persone che hanno tutto quando, in realtà, non si meriterebbero niente.
E quello che mi sta ancora di più sulle palle è che questa ingiustizia fa comunque male sempre e solo a me. Una specie di gatto che si morde la coda: vedere te che te la spassi alla grande mi fa stare ancora peggio.
Quanto ti sputerei in un occhio, guarda.
Oramai, mangio bile ventiquattro ore al giorno, con lo stomaco che mi si chiude a intermittenza.
Spero davvero che, prima o poi, tutto torni. Tutto il male che mi hai fatto, tutte le lacrime amare che mi hai fatto versare, ti deve tornare indietro tutto. Tutto. Come un mega boomerang.
Non può finire così.
Voglio vederti piangere, tanto, tantissimo. Fino a farti venire gli occhi gonfi e tumefatti, come succedeva spesso e volentieri a me, mentre tu te ne sbattevi allegramente i coglioni.
Voglio vederti sfinito e senza più alcuna motivazione di andare avanti mentre cerchi di dare tutto quello che puoi ma è sempre come tu non stessi facendo abbastanza!
Quando arriverà il tuo turno di soffrire giustizia sarà fatta. E finalmente io potrò tornare a sorridere.